Lunedì 9 luglio, a rischio 300mila computer nel mondo, molti dei quali, anche italiani, potrebbero rimanere offline. Quel giorno, l’Fbi metterà fuori uso i server utilizzati per reindirizzare il traffico degli utenti colpiti dal malware Dns Charger, diffuso nel 2007 e che aveva portato all’arresto dei sette persone.
Il 9 luglio, i server verranno spenti e gli utenti che non hanno provveduto ad eliminare il virus dal pc rischiano di rimanere senza connessione. All’inizio di giugno, come si legge su Corriere.it, erano ancora più di trecentomila i computer infetti: la maggior parte negli Stati Uniti, ma molti anche in Italia, Germania, India, Gran Bretagna, Canada, Francia e Australia. Per verificare lo stato del proprio pc basta collegarsi al sito www.dcwg.org che mette a disposizione una serie di strumenti per risolvere il problema: backup di tutto prima e poi scansione antivirus, magari multipla. In modo da evitare brutte sorprese.
Fonte Corriere.it
Il 9 luglio, i server verranno spenti e gli utenti che non hanno provveduto ad eliminare il virus dal pc rischiano di rimanere senza connessione. All’inizio di giugno, come si legge su Corriere.it, erano ancora più di trecentomila i computer infetti: la maggior parte negli Stati Uniti, ma molti anche in Italia, Germania, India, Gran Bretagna, Canada, Francia e Australia. Per verificare lo stato del proprio pc basta collegarsi al sito www.dcwg.org che mette a disposizione una serie di strumenti per risolvere il problema: backup di tutto prima e poi scansione antivirus, magari multipla. In modo da evitare brutte sorprese.
Fonte Corriere.it
Nessun commento:
Posta un commento