Oggi DNSChanger non scatenerà alcun attacco: sarà piuttosto l’FBI a causare il black-out poiché spegnerà i server che fino ad oggi hanno consentito alle persone con sistema infetto di poter continuare a navigare. DNSChanger è infatti un malware che, cambiando i DNS dell’utente (ossia il sistema di traduzione url-IP che permette di collegarsi ad esempio a google.com quando si digita “google.com” nella barra degli indirizzi), propina potenziali truffe al navigatore simulando siti Web legittimi sui quali carpire invece credenziali, dati e riferimenti utili per fini maligni. Il problema DNSChanger, però, è in realtà risolto ormai da tempo: grazie all’operazione Ghostclick, infatti, l’FBI ha sgominato la banda responsabile del progetto e ne ha arrestati gli elementi di spicco. A quel punto, però, l’FBI ha sostituito i server della banda con server propri, così che centinaia di migliaia di utenti in tutto il mondo potessero continuare a navigare senza problemi sotto la tutela delle autorità USA. Oggi, 9 luglio, l’FBI stacca la spina ai server sostitutivi utilizzati e così facendo lascia migliaia di utenti “orfani” di un DNS funzionante.
In Italia, l'impatto sarà inferiore a 1 utente ogni 1000 , quindi potete dormire sonni tranquilli... Per chi volesse essere sicuro al 100% della presenza o meno del VIRUS DNS CHANGER sul suo computer, consiglio di visitare il sito messo a disposizione da TELECOM per eseguire uno SCAN VIRUS per DNS CHANGER -> Scansiona Adesso! <-
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